E’ stato uno dei temi dell’estate e l’impressione è che se ne parlerà ancora a lungo. Secondo alcuni rischia di scattare l’allarme dell’overtourism per il Nord Sardegna.
Ad essere preoccupato è stato il Grig (Gruppo di intervento giuridico) che ha inviato un’istanza di diniego per l’autorizzazione alla creazione di un grande campo boe di fronte alla spiaggia di Cala Granu, nella costa Nordorientale dell’isola.
A richiedere la concessione demaniale è stata la Anchor Bay Benefit Srl per 236 metri quadri di specchio acqueo. Qui dovrebbe sorgere un campo boe per l’ormeggio di tre unità di diporto di grandi dimensioni che saranno rimosse durante la stagione invernale e riposizionate durante la stagione estiva.
Attualmente, manca solo l’ok della conferenza dei servizi del comune di Arzachena e allora il Grig ne ha approfittato per lanciare il suo grido d’allarme, come riportato dall’Ansa: “L’area di mare individuata rientra nella fascia di protezione esterna del parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, che comprende anche l’Isola delle Bisce e le Isole di Li Nibani, e la posa in mare dei corpi morti per ancorare le boe è soggetta a specifica autorizzazione”.
Il Gruppo ha poi concluso: “Vista la scarsa efficacia di controlli e sanzioni, qualsiasi previsione di nuovi approdi non può che peggiorare l’overdose di turismo nautico foriero di inquinamento marino e di crescente antropizzazione in quella che dovrebbe essere un’area protetta”.
In parte si tratta di analisi che riprendono un’indagine fatta dall’istituto di ricerca “Demoskopika” lo scorso maggio. In quel caso, tra le province a rischio overtourism era stata segnalata anche Sassari con un indice definito “moderato”.
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