La Giunta regionale, nel corso della seduta di oggi, su proposta della presidente Alessandra Todde, ha deliberato di nominare i commissari delle nuove otto province della Sardegna.

Ecco di seguito i loro nomi:

– Città metropolitana di Cagliari: Eugenio Lai
– Città metropolitana di Sassari: Gavino Arru
– Provincia del Nord-Est: Gaspare Piccinnu
– Provincia di Nuoro: Giuseppe Ciccolini
– Provincia dell’Ogliastra: Marzia Mameli
– Provincia del Medio Campidano: Roberto Cadeddu
– Provincia del Sulcis: Sergio Murgia
– Provincia di Oristano: Battistino Ghisu

Sulle nomine però si è schierato contro il centrodestra. In particolare Paolo Truzzu, che ha parlato a nome di Fratelli d’Italia.

“La montagna ha partorito il topolino: il più classico esempio di spartizione del potere. Una lottizzazione spietata che, per accontentare tutti i gruppi della Maggioranza, ha richiesto più tempo del previsto. La presidente Todde si è dovuta dotare di un bilancino di precisione per una spartizione equa delle poltrone, degna della Prima Repubblica. La vorrebbero spacciare per un riordino amministrativo necessario per fornire adeguati servizi ai cittadini, ma si tratta esclusivamente di un parcheggio sicuro per tanti mancati onorevoli. Una ripartizione tanto maldestra da spedire un nuorese nel Medio Campidano e paracadutare nel Sulcis un commissario dal Medio Campidano. Comunque, notiamo un progresso rispetto al recente passato: non ci sono paracadutati da oltre Tirreno”.

Particolarmente adirato il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci sulla nomina di un “forestiero” alla guida del Sulcis (Sergio Murgia, ex sindaco di Serramanna).

Una lottizzazione vecchio stile, figlia di un sistema che il partito della Presidentessa ha sempre detto di voler combattere (evidentemente solo a parole) ma di casa, usanza consolidata nel cosiddetto “campo largo” che guida la Regione Sardegna. In questa lottizzazione non sono nemmeno stati capaci di nominare un sulcitano alla guida della Provincia del Sulcis Iglesiente e sono andati a pescare in altri territori, evidentemente guidati solo ed esclusivamente dalla logica della spartizione delle poltrone in base ai partiti”.

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