(Foto credit: Ansa)

Maria Grazia Calligaris, presidente dell’associazione Socialismo diritti e riforme, ha preso posizione sulla situazione legata a Graziano Mesina e sulla richiesta di scontare la pena agli arresti domiciliari, portata avanti dalle sue avvocate Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier, visto il decadimento neurocognitivo e neuropsichiatrico, indice di principio di demenza senile dell’ex primula rossa del banditismo sardo.

Calligaris tiene conto del principio di territorialità che consenta a Mesina oggi 84enne, detenuto nel carcere di Opera con una condanna a 24 anni, di espiare il resto della propria pena agli arresti domiciliari in Sardegna, nel suo paese accanto ai propri familiari.

Una prima istanza al tribunale di sorveglianza di Sassari non venne accolta dai giudici. La seconda richiesta è stata presentata ai giudici del tribunale di sorveglianza di Milano, dove nel frattempo l’ex latitante di Orgosolo era stato trasferito e il procedimento è ancora in corso.

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