Sono emersi nuovi inquietanti dettagli sui piani che aveva in mente il 18enne cagliaritano fermato con l’accusa di terrorismo e neonazismo.

La Digos aveva già raccolto una serie di elementi che avevano portato il giudice ad imporre la restrizione della liberta personale del giovane.

Il ragazzo agiva attraverso alcuni canali Telegram sotto lo pseudonimo di “Comandante Buren” e aveva minacciato di colpire un attivista di un collettivo giovanile fino ad arrivare poi alla programmazione di un attentato alla sede della Caritas che si sarebbe dovuto verificare la notte del 31 dicembre 2023, poi sventato dalla polizia.

La Digos è poi riuscita a risalire anche ad altri messaggi in cui il giovane affermava di voler preparare un gran quantitativo di ordigni da posizionare nelle scuole, nelle università e persino in questura. Poi l’intervento della polizia ha sventato le operazioni.

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