Non si riesce a porre un freno alla crisi idrica in Sardegna. Nonostante le piogge di fine agosto che hanno alimentato alcuni invasi artificiali, la situazione complessiva continua ad essere delicata.
In base all’ultimo monitoraggio effettuato dall’Autorità di Bacino, il livello dell’acqua nelle dighe si è abbassato, passando dal 50,2% del 31 luglio al 44,1% del 31 agosto. Il Sulcis è l’area che attualmente sta facendo maggiore fatica con i bacini del sistema idrico che sono arrivati al 20%.
In molti territori sono già presenti da tempo delle restrizioni per l’uso agricolo, ma in caso di mancanza di piogge le limitazioni potrebbero allargarsi anche all’utilizzo dell’acqua potabile.
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