(Foto credit: Ansa)

Prime positività di quest’anno al virus della Febbre del Nilo e all’Usutu Virus in Sardegna. I virus sono stati rilevati a San Vero Milis ed Oristano. A darne notizia è stato il Servizio di Sanità Animale della Asl 5 di Oristano, diretto dal dottor Enrico Vacca, che fa capo al Dipartimento di Igiene e Prevenzione, diretto dalla dottoressa Maria Valentina Marras.

Il Servizio di Sanità Animale ha già inviato una proposta di delibera ai Comuni di San Vero Milis e Oristano, ma anche a tutte le amministrazioni della provincia di Oristano, al fine di mettere in campo tutta una serie di azioni preventive per evitare il diffondersi dei due virus e il contagio anche agli esseri umani.

A San Vero Milis sono risultate positive alla West Nile (Febbre del Nilo) alcune cornacchie abbattute, nel territorio di Oristano un pool di zanzare catturato ha contratto sia il virus della Febbre del Nilo che l’Usutu Virus. “La situazione è sotto controllo”, ha detto il dottor Vacca, “la malattia si trasmette solo attraverso la
puntura delle zanzare”. Nel 2023 due uomini, un 72enne di Siamanna e un 52enne di Siamaggiore, avevano contratto il virus della West Nile. Ed ancora un gruppo di zanzare positivo a Torregrande, due cornacchie a Solarussa e
un cavallo a Paulilatino. Lo scorso anno erano inoltre risultati positivi all’Usutu Virus tre storni ad Oristano e due pool di zanzare, uno ad Arborea e l’altro a Oristano.

“È importante che i cittadini, in particolare anziani e fragili, si proteggano adottando una serie di precauzioni” spiega Marras. “In primo luogo occorre evitare i ristagni d’acqua, dove proliferano le larve di zanzara. Per questo è necessario svuotare di frequente sottovasi di fiori, secchi, copertoni, barili; cambiare spesso l’acqua delle ciotole per animali; tenere le piscine per bambini vuote o coprirle quando non sono usate; trattare con prodotti
larvicidi tombini e pozzetti di sgrondo delle acque piovane, zone di scolo e ristagno; verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite; coprire le cisterne e i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere”.

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