Polemiche per le parole in Consiglio regionale sulla fibromialgia. Nel mirino dell’associazione Cfu Italia i consiglieri Lorenzo Cozzolino (Orizzonte Domani), Roberto Deriu (Pd) e l’assessore della Sanità Armando Bartolazzi. I tre sono accusati dall’associazione di aver pronunciato durante l’ultima seduta del Consiglio frasi come: “Non possiamo dare soldi pubblici a malattie che non esistono”; “Il problema è presuntamente medico sanitario. Non ci sono prove, studi, evidenze” e “Patologia indefinita con una grossa componente psicosomatica a volte purtroppo con tratti psichiatrici”.

“Siamo esterrefatti – dice Barbara Suzzi, Presidente Cfu Italia – Non solo per le parole usate, ma per l’atteggiamento di sfottò, la mancanza di sobrietà, la dimostrazione di un’insensibilità e ignoranza della materia trattata con superbia e volgarità“.

Il contendere, tra i punti all’ordine del giorno, è stato l’articolo 6 sulle disposizioni in materia di politiche sociali, laddove Cozzolino e Deriu hanno di fatto rilevato l’inutilità dei provvedimenti-bonus in essere, come l’Irf (Indennità Regionale Fibromialgia, in vigore fino al 31 dicembre 2024), contributo a fondo perduto e una tantum (800 euro massimo all’anno), che procurerebbe, secondo Cozzolino, “una valanga di gente che lo vuole”, tesi confermata dall’assessore Bartolazzi sulla base di una mancanza di test diagnostico internazionale. “Bisogna essere un po’ più razionali – l’eco di Deriu – non dar retta a correnti di pensiero che irrazionalmente guidati da sentimento del dolore ci fanno dire ‘abbiamo fatto qualcosa’. Il Consiglio regionale non è un’organizzazione sanitaria, scientifica, il luogo deputato a scoprire e inventare le malattie”.

Poi l’affondo di Suzzi: “Consiglio ai due consiglieri e all’assessore, che nel tentativo di fare chiarezza ha stigmatizzato oltre modo i malati, di andare a leggere la tanta letteratura scientifica italiana e internazionale che c’è sulla materia. Evidentemente consiglieri e assessore non hanno neppure contezza di quanto è stato fatto, nel tempo, a livello parlamentare. Palesemente non sono informati. Prendiamo le distanze da quanto sta succedendo in Regione Sardegna, in passato portata ad esempio di lungimiranza. Se si ricopre un ruolo istituzionale, si ha il dovere di sapere di cosa si parla. Quanto è successo è vergognoso e spiega la sfiducia dei malati, nel caso della fibromialgia 3 milioni in Italia, nelle istituzioni pubbliche”.

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