Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna, riunitosi in data 30 luglio 2024, ha esaminato e approvato i risultati al 30 giugno 2024. Il trend si conferma più che positivo sul lato economico con un utile netto di 65,6 milioni.

“L’andamento del primo semestre 2024 si conferma più che positivo sia sul fronte economico, con un utile netto di 65,6 milioni, dopo aver spesato in unica soluzione 12,6 milioni di costi sistemici e 19,6 milioni di spese non ricorrenti, sia sul fronte patrimoniale, con i finanziamenti a clientela che si mantengono stabili a circa 7 miliardi e la raccolta complessiva che sale a 18,9 miliardi (+2,7% sul fine 2023)” commenta il Presidente Gianfranco Farre.

“Anche gli indicatori di efficienza e solidità si confermano di particolare soddisfazione, con un cost/income del 45,4%, un CET1 ratio del 29,2% ed il Texas ratio al 13,9%. La qualità del credito si mantiene su livelli di eccellenza, con un NPE ratio lordo del 2,2% e netto dell’1,1%, a fronte di un default ratio annualizzato dell’1% e un tasso di copertura dei crediti deteriorati del 49,8%. Il Banco si conferma solido, efficiente e costantemente impegnato nel contribuire alla crescita economica e sociale della Sardegna. Questi risultati sono stati raggiunti anche grazie al lavoro appassionato di tutto il Personale, coinvolto in un importante piano di formazione pluriennale, orientato alla crescita e alla valorizzazione dei talenti”.

I numeri ufficiali:

– L’utile lordo si attesta a 93,8 milioni di euro, dopo aver spesato 12,6 milioni di costi sistemici e 19,6 milioni di costi non ricorrenti. Al netto di tali oneri l’utile lordo risulta sostanzialmente in linea con giugno 2023 (129,3 mln). L’utile netto, dopo aver scontato imposte per 28,2 milioni, perviene a 65,6 milioni
– Margine d’interesse a 151,6 milioni, in crescita del 2,9%, e commissioni nette pari a 97,6 milioni (-5,8%)
– Notevole efficienza operativa con il cost income ratio al 45,4%, al netto di oneri non ricorrenti
– Rettifiche nette per rischio di credito in calo del 27,9%, con un costo del credito annualizzato allo 0,52% (0,57% nel 2023) e un default ratio annualizzato stimato all’1%
– Elevata qualità degli attivi, con un NPE Ratio netto pari all’1,1% (1% nel 2023), mentre il dato lordo è pari al 2,2% (1,8% a dicembre 2023)
– Tasso di copertura dei crediti deteriorati al 49,8%, con le sofferenze al 71,3% e gli UTP al 46,7%
– Forte solidità patrimoniale, CET1 ratio a 29,20%3, tra i migliori del sistema e largamente superiore ai requisiti normativi
– Finanziamenti netti a clientela sostanzialmente stabili a circa 7 miliardi, con nuovi mutui casa erogati nel semestre per 234 milioni
– Raccolta complessiva a 18,9 miliardi (+2,7% su dicembre 2023), con la raccolta diretta a 11,8 miliardi, la gestita a 3,6 miliardi, i titoli a custodia a 2,5 miliardi e l’assicurativa a 1,1 miliardi

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