Continuano le segnalazioni riguardanti il problema spazzatura in quel di Cagliari. Un problema che va avanti da molti anni e per le quali le amministrazioni che si sono succedute hanno dovuto combattere. Talvolta con risultati deludenti.

Di recente Sandra Orrù, presidente dell’associazione “Apriamo le finestre alla Marina”, aveva denunciato il “poco amore” di cagliaritani e non per la città.

In questo caso una lettrice di Cagliaripad ha inviato alla nostra redazione una lettera indignata per la situazione che la città sta vivendo. Eccola di seguito:

Indignata per la situazione della nostra meravigliosa Cagliari, scrivo per sensibilizzare l’amministrazione comunale circa la questione rifiuti.

Ormai la raccolta differenziata è attiva da qualche anno ed è chiaro a tutti che si tratti di un generale flop; inutile che si parli di una città che è stata premiata per il riciclo, non ci crede nessuno a questo onore!

Lo scenario è la stesso da anni, che si tratti del centro o della periferia: rifiuti abbandonati in ogni angolo, anche oggetti di grandi dimensioni. Per i palazzi come il mio, ossia con più di 10 nuclei familiari, si è optato per l’utilizzo dei mastelli condominiali che, nel mio caso, purtroppo devono stare necessariamente posteggiati sul ciglio della strada in quanto non c’è lo spazio adeguato per custodirli diversamente. Si tratta di mastelli consumati dal sole, che purtroppo nel mio palazzo non vengono puliti (a causa di un problema che si è verificato nella gestione amministrativa del condominio) e che puntualmente vengono forzati da chi passa e prova a gettare a caso la propria immondizia. Quando i “caddozzi” non riescono ad aprire i mastelli o non trovano spazio a sufficienza all’interno di questi ultimi, abbandonano direttamente accanto agli stessi i loro rifiuti, e noi stessi condomini ci troviamo costretti a lasciare le buste piene sul marciapiede quando non troviamo spazio all’interno del mastello condominiale creando un caos generale.

Vorrei ora invitarvi ad immaginare il fetore e il sudiciume delle buste abbandonate, le quali contengono di tutto e da cui sono ben visibili anche i liquami che fuoriescono e i vermi. Chi vive in città ovviamente non ha bisogno di immaginare nulla perché vede perfettamente ed inoltre sente quotidianamente la puzza di questi odori nauseabondi. Per completare il quadretto ci aggiungo pure un contorno di feci dei cani, bottiglie, lattine, ventilatori, mobili, volantini cartacei…come direbbe Tiziano Ferro, case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale! Insomma, ho/abbiamo visto rifiuti di ogni genere!

Di recente mi sono recata, da turista, presso una città spagnola e sono rimasta stupita per la pulizia delle strade; parlo di una città che conta più di 800.000 cittadini residenti, meta di turisti durante tutto l’anno, completamente pulita. Al di là del fatto che la nostra educazione civica faccia ancora acqua da tutte le parti, mi sono chiesta come sia possibile che una città come Cagliari, abitata a confronto da poche anime, sia così sporca e disorganizzata. Premetto che ho avuto modo di notare anche che c’erano dei cestini sparsi un po’ ovunque e che erano presenti diverse zone dedicate alla raccolta dell’indifferenziato con tanto di cassonetti enormi, esattamente come quelli che un tempo avevamo anche noi per le strade e che risultavano molto funzionali.

Alla luce di queste osservazioni, mi chiedo se sia corretto che utenti come me che pagano regolarmente la Tari, fra l’altro a peso d’oro, debbano sopportare il disagio di vivere in un luogo completamente lurido e trascurato e mi domando pure se sia giusto portare avanti questo progetto della raccolta differenziata senza apportarvi dei cambiamenti. Ci troviamo a subire una situazione indecorosa e pericolosa dal punto di vista igienico, e ci viene chiesto inoltre un ulteriore sforzo economico nel momento in cui dobbiamo pagare privatamente, oltre alla salata TARI, la pulizia dei mastelli condominiali.

Dal momento che molti cittadini ancora oggi non pagano la tassa sui rifiuti e sono liberi di farlo, nonché liberi di buttare l’ “aliga” un po’ dove capita, perché non reinserire i bidoni dell’indifferenziato e posizionarli qua e là per la città? Perché non potenziare il servizio di pulizia delle strade come avviene fuori dall’Italia? Totale indifferenza!

Spero che questa lettera venga letta da chi di dovere e porti ad una riflessione su una situazione estenuante e fuori controllo da troppo tempo ormai. Rivoglio/amo Cagliari splendente!

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