Nessun segno di proiettili o tagli sul corpo di Francesca Deidda. Queste le primissime informazioni emerse dopo il ritrovamento del corpo della 42enne che oggi sarà esaminato dal medico legale Roberto Demontis, incaricato dell’autopsia su delega della Procura. All’esame dei resti della donna parteciperanno anche un’antropologa forense e un entomologo della penisola.

Secondo la Tac già effettuata sul corpo, a uccidere Francesca Deidda sarebbe stato un colpo alla testa presumibilmente inferto con un oggetto pesante. Dinamica compatibile con il sangue rinvenuto sul divano e sui sedili dell’auto. L’autopsia determinerà in maniera più chiara la possibile dinamica e le tempistiche della morte, ma ci vorranno circa 90 giorni per avere un quadro completo dei risultati.

Intanto resta in carcere Igor Sollai, il marito della vittima e principale indiziato dell’omicidio. Francesca sarebbe stata infatti uccisa nell’abitazione di San Sperate in cui convivevano, poi messa in un borsone e abbandonata in mezzo alla vegetazione nei pressi dell’ex Orientale Sarda. Il borsone era stato anche occultato con terriccio e frasche per cercare di nasconderlo il più possibile alla vista. Sollai continua a dichiararsi innocente, ma gli inquirenti continuano ad avere pochi dubbi sulla mano dietro a questo tremendo femminicidio.

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