Si è avvalso nuovamente della facoltà di non rispondere Igor Sollai, il 43enne arrestato dai carabinieri per omicidio volontario e occultamento di cadavere in seguito alla scomparsa e la morte della moglie, Francesca Deidda, la 42enne sparita da San Sperate il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati in un borsone, nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino all’ex Orientale Sarda.

“Sono emersi dei nuovi elementi e il mio assistito oggi ha deciso di non rispondere a ulteriori domande – ha detto l’avvocata Laura Pirarba, che difende il 43enne insieme al collega Carlo Demurtas -. Gli altri elementi sono quelli ritrovati vicino al borsone. Adesso noi attendiamo i risultati degli accertamenti del Ris”.

Gli specialisti dell’Arma oggi dovevano, infatti, analizzare i reperti recuperati nelle campagne vicino al borsone giovedì scorso. Sollai anche oggi ha ribadito la sua posizione. “Ha ripetuto quanto detto in passato, ha detto di essere estraneo ai fatti – ha precisato la legale – lo ha ripetuto anche ai suoi genitori che ieri lo hanno incontrato e loro gli credono al cento per cento”.

Alla domanda su cosa vorrebbe l’uomo, la legale ha risposto: “È distrutto, vorrebbe rivedere la moglie viva, ma non è possibile. Spera che venga trovato il responsabile”.

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