“Dopo Friuli Venezia Giulia e Calabria, anche la Regione Sardegna deve disapplicare l’addizionale comunale sul diritto d’imbarco dei passeggeri nei tre aeroporti sardi”. Lo ha annunciato Paolo Truzzu, capogruppo di FdI in Consiglio regionale.
Il gruppo politico nei prossimi giorni depositerà una proposta di legge nazionale per stabilire che, da gennaio 2025, la tassa non si applichi più nel territorio sardo. Insieme alla PdL verrà depositata anche una mozione, “perché riteniamo fondamentale che su un tema così importante si pronunci l’intero Consiglio regionale, ci auguriamo all’unanimità”.
“Gli introiti dell’addizionale (negli anni passata da 1 a 6,50 euro), inizialmente pensata per far fronte alle esigenze finanziarie dei Comuni sede di scalo aeroportuale e di quelli confinanti, sono ormai destinati in gran parte ad altre finalità – ha aggiunto Truzzu – L’abolizione della tassa aeroportuale, determinando una riduzione del costo a carico del vettore aereo e, quindi, del costo del biglietto, rappresenta un passo avanti sia nell’applicazione del fondamentale diritto dei sardi alla mobilità che nella crescita economica dell’Isola, permettendo alle compagnie di aumentare i collegamenti degli aeroporti sardi con le principali città italiane ed europee”.
“Dal punto di vista finanziario, non rappresenta un costo ulteriore per il bilancio della Regione Sardegna, bensì di un concreto investimento, con l’ipotesi di vincolare i maggiori introiti di questa misura nel settore dei trasporti, per esempio nell’ambito della Continuità territoriale”, ha concluso il capogruppo di FdI.
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