In giornata si avrà la contezza del bottino messo in tasca venerdì scorso, 28 giugno, dai rapinatori che hanno assaltato la sede Mondialpol a Sassari, sparando contro le forze dell’ordine armati di kalashnikov.

Al momento si ipotizza che la rapina possa avere fruttato una cifra superiore ai 10 milioni di euro. Denaro che non si trovava nel caveau, al quale i rapinatori non sono riusciti ad arrivare grazie alle misure di sicurezza messe in atto appena scattato l’allarme, ma nella sala conta, dove si stavano preparando le consegne per i giorni seguenti e dove c’erano i ritiri di giornata.

Alcune banconote da 50 e 100 euro sono state ritrovate ieri accanto al furgone usato dal commando armato per la fuga e poi incendiato nella notte fra sabato e domenica sotto un cavalcavia della strada statale 131, all’ingresso di Sassari.

Il furgone, privo del tetto, tagliato dagli stessi banditi per caricare più velocemente i sacchi con il denaro, è stato posto sotto sequestro dalla Procura e trasportato in un deposito dove è stato analizzato dagli esperti della Polizia scientifica.

Nel frattempo, prosegue la caccia al commando composto da circa 20 persone, direttosi verso sud. Le ricerche proseguono in tutto il centro nord dell’Isola.

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