(Foto credit: Nuovo sindacato carabinieri)

“Quello che è accaduto ieri sera a Sassari è di una gravità inaudita. I colleghi sono sotto choc, ma fortunatamente stanno bene. Il parabrezza dell’auto di servizio ha resistito ai colpi di kalashnikov che i banditi hanno esploso contro di loro, solo per miracolo non ci è scappato il morto”. Così Eros Retanda, segretario generale provinciale Sassari del Nuovo sindacato carabinieri (NSC).

“Questo episodio gravissimo evidenzia come una sola pattuglia non possa fronteggiare eventi del genere e come sia indispensabile potenziare il controllo del territorio, soprattutto in una terra in cui l’escalation criminale non arretra. Già nel mese di gennaio – dice Retanda – abbiamo inviato una nota al Comando generale illustrando la situazione del nucleo operativo radiomobile di Sassari, a corto di personale, con età media che rasenta i 48 anni e condizioni di lavoro logoranti dal punto di vista psicofisico. Serve una risposta immediata da parte dell’Esecutivo, affinché siano investite risorse per incrementare il capitale umano e potenziare quei reparti, come quello di Sassari, che urgono necessariamente di un potenziamento perché scarseggiano di personale. Ci solleva sapere che nessuno tra guardie giurate e colleghi dell’Arma abbia riportato conseguenze. Professionalità e fortuna hanno scongiurato il peggio, ma in strada non ci si può affidare solo alla fortuna” conclude Retanda.

Gli fa eco il segretario nazionale del sindacato, Michele Fiore. “Quello di ieri sera – dice – a Sassari è stato un fatto criminoso che per poco non ha mietuto vittime. I colleghi del nucleo operativo e radiomobile intervenuti, sono rimasti illesi grazie al mezzo blindato. Se al contrario, fosse intervenuta una pattuglia della stazione Carabinieri, l’esito sarebbe stato infausto, poiché i mezzi in dotazione alle stazioni non sono blindati”.

“Purtroppo assistiamo ad una vasta sproporzione tra l’aumento della criminalità e i mezzi in dotazione e questo Nsc lo denuncia da tempo. Poco personale, età media piuttosto alta e parco auto non adeguato. Alla luce di questi numerosi episodi criminosi di ogni genere – continua Fiore – chiediamo che anche le stazioni siano dotate di un parco auto provvisto di blindatura e che possa resistere a urti anche e soprattutto dovuti a colpi di arma da fuoco che, come in questo caso, sono stati esplosi ad altezza d’uomo per uccidere”.

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