(Foto credit: Guardia di finanza)

Oggi ricorrono i 250 anni della nascita della Guardia di finanza della Sardegna, che ha celebrato l’occasione questa mattina nel piazzale della Basilica di Bonaria di Cagliari. 

Nell’arco di un anno, l’attività delle Fiamme gialle ha portato ad oltre 2.400 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari, 295 evasori totali e 395 lavoratori irregolari individuati, oltre 78 milioni di euro di contributi relativi al Pnrr controllati, individuando violazioni per 20 milioni, 57 persone denunciate per peculato e per reati contro la Pubblica amministrazione per un valore complessivo di 25 milioni di euro.

Presenti alla ricorrenza, accando al comandante regionale delle Fiamme gialle, generale Claudio Bolognese, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, i rappresentanti della Regione, prefetto e questori di tutta l’Isola.

“Nel 2023 e nei primi cinque mesi del 2024 nella regione sono stati eseguiti 26mila interventi ispettivi per contrastare gli illeciti economico-finanziari, individuando 295 evasori totali, segnalando più di 200 reati per evasione e frode fiscale con correlati sequestri di beni per un valore di 100 milioni di euro”, ha affermato il generale Bolognese durante il suo discorso.

Rilevante l’attività svolta sui fondi del Pnrr: “Significativa la collaborazione con la Provincia del Sud Sardegna che ha permesso di bloccare tempestivamente la concessione di 1,7 milioni a seguito della presentazione di false polizze fideiussorie. Sul fronte delle risorse comunitarie stanziate – ha proseguito il comandante della Guardia di finanza – sono stati individuati contributi indebitamente percepiti per oltre 10 milioni mentre quelle relative al finanziamenti nazionali, alla spesa previdenziale e assistenziale ammontano a 40 milioni”.

Per quanto riguarda la spesa pubblica, sono state eseguite 698 indagini che hanno portato alla denuncia di 487 persone; segnalati alla Corte dei conti 193 responsabili, con l’accertamento di danni erariali per oltre 200 milioni. Poi il capitolo sulla guerra in Ucraina, a seguito della quale sono proseguite le misure di congelamento dei beni “che hanno portato, dall’inizio del conflitto a oggi, a sequestrare sul territorio della nostra isola beni per un valore complessivo di 750 milioni”.

Sui reati fallimentari, sequestrati beni per 7,6 mln e denunciate 129 persone. Non mancano poi i numeri sul fronte della droga con il sequestro di 8,8 tonnellate di marijuana e 20 chili di cocaina, con 31 arresti e 186 denunce.

Per quanto riguarda i controlli sui prodotti made in Italy, sono stati sequestrati 500mila litri di vini e 57 tonnellate di formaggi.

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