Il prossimo 9 luglio, al Tribunale di Cagliari, inizierà il processo per truffa a Valeria Satta, la finta “Maya” di Capoterra che, stando alle accuse, per ben quindici anni si è finta una modella sudamericana riuscendo a “spillare” almeno 500mila euro al pallavolista Roberto Cazzaniga.

Insieme a lei, anrà a processo anche Manuela Passero, risultata essere stata complice della Satta. Manuela Passero è difesa dall’avvocata Greta Marchesi, Valeria Satta da Elisabetta Mura e Romina Usai. Le due legali della capoterrese hanno già depositato una memoria difensiva.

Cazzaniga, noto pallavolista della Nazionale, ha creduto per quindici anni di parlare con una modella del Sudamerica, la brasiliana Alessandra Ambrosio. Ma dietro lo schermo dello smartphone, c’era invece Valeria Satta, che con le scuse di malattie molto gravi e improvvise difficoltà economiche è riuscita a farsi spedire tanti bonifici dallo sportivo, sino ad arrivare e superare di poco la cifra di 500mila euro. Era stato il programma tv “Le Iene”, con Ismaele La Vardera, a scoprire la truffa.

La vicenda è andata in parte in prescrizione, ma resta in piedi il reato di truffa economica, andata avanti dal 2016 al 2021. Nell’aprile 2022 era anche scattato un provvedimento di sequestro, nei confronti di Satta e Passero, di 74mila euro. La finta “Maya” ha cercato poi di ottenere la “messa alla prova”, nel corso dell’udienza predibattimentale, ma non l’ha ottenuta anche perché non ha avuto luogo alcun risarcimento della parte offesa.

Tra poco più di un mese, dunque, l’imputata e la sua complice lombarda saranno giudicate dal Tribunale di Cagliari.

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