Chiesto l’ergastolo e l’isolamento per un anno per Fulvio Baule, il muratore 42enne di Ploaghe accusato di aver ucciso con un’ascia, la sera del 26 febbraio 2022, a Porto Torres, i suoceri, Basilio Saladdino e Liliana Mancusa, e di aver aggredito ferocemente anche la ex moglie Ilaria Saladdino.
“Ha ucciso con le aggravanti della premeditazione e della crudeltà”, ha detto oggi di fronte alla Corte d’assise di Sassari la pm Enrica Angioni, che ha chiesto anche la pena accessoria del decadimento della responsabilità genioriale.
Di fronte al giudice Massimo Zaniboni (a latere Valentina Nuvoli), la pm ha ricostruito il terribile delitto, che l’accusa ritiene commesso con efferatezza e brutalità, e quelli del tentato omicidio nei confronti della ex moglie.
Da parte degli avvocati di parte civile, Gian Mario Solinas e Silvia Ferraris, sono arrivate anche richieste di risarcimento.
Soltanto il 9 gennaio scorso era arrivata la diagnosi di doppia personalità di Fulvio Baule da parte dello psichiatra Mario Deriu, che aveva ha illustrato davanti alla Corte d’assise di Sassarile sue conclusioni. “Lo stato patologico – aveva detto Deriu – ha interferito significativamente con la capacità di intendere e di volere del soggetto al momento del fatto. L’angoscia abbandonica ha prevalso sul sentimento di attaccamento e amore. Inducendo un momentaneo distacco da una realtà emotiva vissuta come annientante e distruttiva, per arrivare a un passaggio all’atto distruttivo”.
Secondo l’analisi dello specialista, l’imputato viveva una dipendenza affettiva dalla moglie. “E la rabbia per l’abbandono e l’esclusione dell’affetto si sarebbe estesa ai suoceri, percepiti come istigatori del comportamento della figlia”.
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