È iniziata alle prime ore del mattino odierne l’operazione “Revenge Bomb” della Digos di Cagliari coadiuvata da personale di altri Uffici della Polizia di Stato, che ha portato a tre arresti domiciliari.
La misura cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale di Cagliari.
Nel corso della stessa operazione sono stati eseguiti complessivamente 5 decreti di perquisizione personale e locale, emessi nell’ambito del medesimo procedimento dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.
I destinatari della misura cautelare sono due 21enni e un 38enne, quest’ultimo recentemente arrestato dalla locale Squadra Mobile per traffico di stupefacenti nell’ambito di un’indagine stralcio di quella in argomento. Gli altri due soggetti destinatari dei decreti di perquisizione, oltre ai tre sopra menzionati, sono un 19enne e un 20enne, tutti residenti nell’hinterland cagliaritano.
I soggetti sono indagati, a vario titolo, per le ipotesi di reato di danneggiamento aggravato, fabbricazione o detenzione di materiale esplodente, violenza o minaccia a un pubblico ufficiale aggravata, minaccia e diffamazione aggravate.
I fatti risalgono al 2 dicembre 2023 e sono stati commessi a Villaspeciosa, quando gli stessi avrebbero effettuato un attentato dinamitardo ai danni del figlio di un ispettore della Digos.
Gli stessi sono altresì indagati per atti diffamatori e minatori ai danni di un’amica del figlio dell’ispettore, nonché scritte minatorie sul muro del cimitero comunale nei confronti del comandante dei carabinieri di Vallermosa.
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