Anche in Sardegna parte il toto-nomi dei candidati alle prossime elezioni europee che si terranno l’8 e il 9 giugno.
Sebbene le chance di vedere rappresentati i politici isolani siano nettamente inferiori rispetto alla vicina Sicilia – che registra un numero di abitanti di quasi quattro volte superiore -, i candidati sardi al Parlamento di Strasburgo tenteranno il tutto per tutto per entrare nella “stanza dei bottoni” europea.
Alle ultime elezioni del 2019, fu l’attuale presidente della Regione, Alessandra Todde, ad ottenere la maggior parte delle preferenze: ben 88mila. Ma nonstante ciò, non poté nulla contro gli avversari siculi.
Il sistema elettorale per le europee, infatti, è un proporzionale, duqnue le coalizioni non fanno la differenza: ogni partito deve superare lo scoglio del 4% dei voti a livello nazionale.
Al collegio insulare sono assegnati 8 seggi, ma spesso sono stati anche meno a causa del calcolo finale dei resti.
Dopo cinque anni, a contendersi il primo posto dovrebbero essere il PD e Fratelli d’Italia. Ma in queste elezioni, data la maggioranza di voti ottenuti dalla neo governatrice Todde, i Cinque Stelle potrebbero avere buone chance. In Sardegna, la loro candidata dovrebbe essere Cinzia Pilo, manager sassarese con esperienza internazionale e leader di associazioni no profit.
I dem invece sarebbero indecisi fra l’ex rettrice di Cagliari, Maria del Zompo, due ex deputati, Gavino Manca e Andrea Frailis, e l’algherese Mario Bruno. In ogni caso, PD e Cinque Stelle non dovrebbero presentare più di un candidato sardo a testa per concentrare le preferenze su pochi nomi, in modo da provare a tenere testa ai siciliani. Presente anche l’Alleanza Verdi Sinistra, dopo il terzo posto nel Campo largo conquistato alle regionali.
Renato Soru, invece, dovrebbe essere a capo della lista unica “Stati uniti d’Europa”, in cui dovrebbero confluire Italia Viva di Renzi, +Europa e probabilmente anche Azione di Sardegna.
In campo anche il movimento “Pace, terra e dignità”, fondato da Michele Santoro, che sarà il capolista anche in Sardegna-Sicilia, e che punterà sul cagliaritano Gianni Fresu, professore di Filosofia ed esperto di Gramsci, insieme all’indipendentista Elisa Monni.
Per quanto riguarda il centrodestra, Forza Italia dovrebbe presentare l’ex consigliere regionale dei Riformatori, Michele Cossa, per far leva sui voti dei centristi sardi. Fratelli d’Italia, invece, punterebbe su Marco Porcu, assessore regionale uscente all’ambiente. La Lega, infine, tenta di recuperare terreno con Pierluigi Saiu, ex assessore regionale ai lavori pubblici, o Michele Pais, ex presidente del Consiglio regionale.
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