“Abbiamo ‘indossato il camice’ per curare la sanità con lo stesso coraggio dei medici e degli operatori che sono sempre in prima linea”. Così Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Affari sociali e Salute della Camera, nel suo intervento al convengo di Forza Italia sulla riforma sanitaria in corso a Montecitorio.
“Per anni – ha proseguito l’esponente forzista – ci hanno parlato di una sanità fatta di numeri da sacrificare sull’altare della ‘dea austerità’, con un definanziamento di 37 miliardi. Noi vogliamo costruire una sanità a misura di persona e già in questo primo scorcio di legislatura la Commissione ha lavorato quotidianamente accanto al governo con risultati rilevanti”.
“Non solo abbiamo invertito la rotta – spiega Cappellacci – con lo stanziamento di 11 miliardi in più per il fondo sanitario, siamo anche intervenuti per rendere più attrattiva la professione medica sul piano dell’accesso alla stessa, sui compensi sulla sicurezza, abbiamo stanziato nuove risorse e ci apprestiamo a varare il nuovo piano per abbreviare le liste d’attesa e approvato due leggi che recano la prima firma di due colleghi azzurri, quella di Patrizia Marrocco sull’oblio oncologico e quella di Giorgio Mulé per gli screening sul diabete e la celiachia. Questi sono le prime azioni per riformare il sistema sanitario, superare una visione ospedale-centrica, puntare su un rapporto virtuoso prevenzione-casa-territorio-ospedale”.
“Su questi obiettivi ambiziosi – ha concluso Cappellacci – occorre andare oltre le strumentalizzazioni viste anche in queste settimane di chi tenta di addossare a questo governo responsabilità dei dieci anni precedenti e lavorare insieme, anche al di là delle appartenenze di schieramento”.
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