Sant'Efisio

Sono tanti i riti della tradizione religiosa in Sardegna che vogliono celebrare il Lunedì dell’Angelo. 

Oggi a Cagliari, la statua di Sant’Efisio è stata portata alle otto in processione per le vie cittadine.

L’origine della cerimonia risale al 1793, quando al martire guerriero fu attribuita la salvezza di Cagliari dall’assedio nel quale era stata stretta dalla flotta dell’ammiraglio francese Troguet.

Precisamente, la storia narra che nel gennaio dello stesso anno la flotta si ricoverò nel golfo di Palmas, attuale golfo di Quartu Sant’Elena. Mentre l’arcivescovo Vittorio Melano benediceva il bastione di Sant’Efisio, vicino al molo Sant’Agostino, compare davanti al porto la flotta francese con 20 navi da guerra. Il santo appare in sogno ad una monaca cappuccina e chiede di esser portato sul baluardo del porto a lui dedicato.

Il simulacro di Sant’Efisio è trasportato nel nuovo baluardo e tra la notte del 17 e 18 febbraio si innalza una tempesta che causa gravi danni alle navi costringendo le truppe ad abbandonare il golfo di Cagliari il 26 febbraio di quell’anno.

L’arcivescovo Melano, su proposta dell’Arciconfraternita di Sant’Efisio e della Municipalità di Cagliari, decreta il 15 gennaio 1794 una processione votiva da farsi per la vittoria sui francesi.

Inizialmente il voto veniva sciolto ogni 15 gennaio con processione dalla chiesa di Sant’Efisio alla Cattedrale di Cagliari, ma in seguito venne posticipata al secondo giorno di Pasqua per una maggiore praticità.

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