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In occasione della Giornata internazionale della donna, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha tenuto a ricordare le donne nell’arte.

A partire da Grazia Deledda, più volte citata dal Capo di Stato nel suo discorso, durante il quale l’autrice sarda è stata anche riprodotta in una gigantografia proprio nella sala in cui si è svolta la cerimonia.

“L’arte non è fuga dalla realtà – ha detto Mattarella -, non rappresenta il superfluo. Chi la valuta così ha una visione angusta e distorta dell’esistenza e nega alla radice la natura stessa della persona umana, il suo innato e insopprimibile desiderio di ricerca, di ispirazione, di interpretazione della realtà. L’arte è parte essenziale della storia dell’umanità. Senza di essa il mondo sarebbe grigio e spento”.

Purtroppo, però, ha aggiunto il presidente della Repubblica, si “conferma che le donne, nell’arte come in tanti altri campi, per esprimersi e realizzarsi abbiano dovuto affrontare un supplemento di fatica, un di più di impegno, quasi un onere occulto e inspiegabile sulla loro attività”.

Oltre al Premio Nobel per la Letteratura, Mattarella ha citato anche Matilde Serao, Elsa Morante e Natalia Ginsburg. E ancora Alda Merini, Patrizia Cavalli, Carla Fracci, Eleonora Duse, Anna Magnani e Gae Aulenti.

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