(Foto credit: Ansa)

Ci vorranno ancora due settimane per sapere se il governatore uscente, Christian Solinas, abbia ricoperto il ruolo di segretario del Partito sardo d’Azione senza averne titolo.

Entro breve la decisione del giudice del Tribunale civile di Cagliari, Bruno Malagoli.

Il ricorso urgente era stato presentato da Stefano Esu, iscritto e componente del Consiglio nazionale del partito ed ex consulente dell’assessorato degli Enti locali e all’Urbanistica della Giunta Solinas.

In ogni caso, il verdetto arriverà prima del congresso dei sardisti, previsto per il prossimo 17 aprile, in concomitanza con la data di “nascita” del partito. Ed è proprio da qui che parte Esu, contestando la mancata convocazione per tre anni dell’organismo come impone invece lo statuto.

Da parte loro, i dirigenti hanno sempre sostenuto che il rinvio fosse dovuto alla pandemia da Covid.

Ma ci sono altre due contestazioni mosse da Esu: il mancato tesseramento nel 2019 dello stesso Solinas e l’adesione, in occasione delle regionali appena svolte, alla lista Solinas presidente, che determinerebbe l’espulsione automatica.

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