Condannate a nove anni di reclusione due nigeriane, rispettivamente di 43 e 39 anni, per sfruttamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina. 

La decisione è arrivata ieri dal Tribunale di Sassari.

Secondo l’accusa, le due donne avrebbero favorito l’immigrazione di almeno sette connazionali, tra il marzo e il settembre del 2016, nel territorio italiano.

La rete, come emerso durante il processo, sarebbe stata gestita dalle due imputate che avrebbero fornito anche l’appartamento alle vittime per le prestazioni sessuali, incassando i proventi dell’attività illecita.

Per entrambe, il Collegio ha disposto anche il pagamento di 92mila euro di multa e l’espulsione dal suolo italiano. Le extracomunitarie, difese dall’avvocato Salvatore Masia, sono state però assolte dal reato più grave: di far parte di un’associazione a delinquere transnazionale.

Assolto del tutto invece il terzo imputato, un 36enne nigeriano. L’uomo è stato descritto dalla pm Lara Senatore, come un collaboratore la cui attività principale era consistita nel far arrivare in suolo italiano la sorella e la moglie.

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