Secondo Maria Grazia Caligaris, “le donne sarde hanno aspettato 75 anni, ma finalmente sono riuscite a raggiungere l’obiettivo”.

L’ex consigliera regionale socialista sottolinea “l’importanza dell’obiettivo per l’intera comunità isolana e non solo per le donne”. Ma certamente “Alessandra Todde è arrivata a ricoprire l’incarico di Presidente della Regione Autonoma della Sardegna anche per l’indubbia forte volontà dell’elettorato femminile, sfatando un certo luogo comune”.

“Duole però osservare – aggiunge Caligaris – che la rappresentanza di consigliere regionali nell’Assemblea sarda è troppo debole. La doppia preferenza di genere non sembra ancora una volta avere garantito equità. Un ulteriore segnale, e non più trascurabile, della necessità di modificare la legge elettorale. Se ne faccia carico al più presto l’Assemblea”.

“Queste elezioni hanno anche dimostrato che il bipolarismo con sbarramenti allontana l’elettorato a discapito delle Istituzioni che vengono vissute sempre più lontane dai problemi quotidiani della comunità. La “Rivoluzione gentile” ha evidenziato un forte malcontento nel mondo del centrosinistra che non può essere colmato solo con l’elezione della prima Governatrice della storia autonomistica” ha concluso.

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