Condannati a 15 e 14 anni di reclusione Cesare Tiberio Farris e il figlio Stefano, di 59 e 29 anni, accusati dell’omicidio a bastonate dell’agricoltore 63enne, Massimo Deidda.
Nella giornata di ieri, al termine del processo in abbreviato, la giudice del Tribunale, Manuela Anzani, ha accolto le richieste della pm Rossella Spano – che aveva chiesto 16 e 14 anni – nei confronti dei due imputati.
I due erano finiti a giudizio per aver picchiato con dei bastoni, sino a provocarne la morte, l’agricoltore al termine di una lite.
Ma non è tutto. La pistola che i due avrebbero poi fatto trovare non sarebbe stata usata da Deidda, ma in possesso di Cesare Farris: da qui la richiesta a 16 anni rispetto ai 14 sollecitati per il figlio.
I due assassini erano stati arrestati dai carabinieri dopo appena dodici ore dal ritrovamento del cadavere del 63enne nelle campagne di Gergei, il 20 giugno 2022. Il movente sarebbe legato a vecchi rancori tra vicini. Il padre aveva confessato il tutto, addebitandosi l’intera responsabilità dell’omicidio, affermando di aver agito per proteggere il figlio e per paura della vittima che impugnava la pistola.
Ma ieri la giudice ha imputato ad entrambi la responsabilità del delitto e ne ha decretato la sentenza.
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