Un sit-in davanti all’ospedale di Olbia per ribadire il malcontento sulla gestione della sanità nel Nord Sardegna. Manifestazione questa mattina da parte di Cgil e Spi Cgil che, dopo il primo appuntamento di ieri davanti alla sede dell’Aou di Sassari e la tappa nel pomeriggio ad Alghero, hanno protestato davanti all’ospedale Giovanni Paolo II partendo dai palazzi della sede amministrati della Asl olbiese.
“La sanità gallurese è in ginocchio e occorrono progetti concreti per una seria riorganizzazione del sistema”. Ha sottolineato Jessica Cardia, segretaria territoriale Funzione Pubblica Cgil Gallura. “Il 17% della popolazione gallurese è ultra settantenne ed è soprattutto nel Nord dell’Isola e in Gallura che si assiste ad un netto peggioramento delle condizioni del sistema sanitario pubblico“.
Il prossimo 8 febbraio i sindacati incontreranno il prefetto di Sassari: sul tavolo la possibilità di chiudere la vertenza, o il gesto estremo di convocare uno sciopero. “Dal 2022 non vengono pagate le progressioni economiche orizzontali e la performance al personale ospedaliero. Siamo qui anche per contestare il modello delle piattaforme multidisciplinari che vedono cambiare il modello di cura dei pazienti e dell’organizzazione degli ospedali”.
Domani dalle 10 la mobilitazione farà tappa a Nuoro, davanti alla sede Ats. A Oristano invece, l’appuntamento è per giovedì 8 febbraio davanti alla sede Asl, sempre alle 10, con la segretaria della Cgil nazionale Daniela Barbaresi. Chiusura venerdì 9 febbraio a Cagliari, con il sit-in davanti all’ingresso pedonale dell’Arnas Brotzu, a partire dalle 9.30.
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