Nicola Riva è un uomo emozionato. Di una emozione genuina. Lo ha spiegato salendo sull’altare della Basilica di Bonaria di Cagliari. Per ringraziare quanti hanno omaggiato il padre e quanti hanno accompagnato la famiglia nell’ultimo saluto.
Ha ringraziato tutti. Il Cagliari Calcio, Tommaso Giulini, le autorità, il presidente Mattarella. La Figc, Giovanni Malagò, gli ex della nazionale italiana. Ma soprattutto ha ringraziato i tanti che hanno visitato la camera ardente e gli hanno fatto le condoglianze.
“Il ringraziamento più grande va per tutte le persone che oggi e ieri hanno partecipato alla camera ardente. Abbiamo provato a stringere la mano a tutti. Sono venuti giovani, anziani e bambini. Ci hanno detto tutti che prima di essere un grande calciatore, è stato un grande uomo. A me veniva da fare le condoglianze a loro”.
Per Nicola, è andato via non solo un padre ma un parente di tanti sardi. “Questa è la sua gente, la gente che gli ha dato una famiglia, qualcosa che lui ha perso”.
Nel finale del discorso ha espresso un desiderio. “Spero con tutto il cuore che ora papà in cielo possa rivedere la sua mamma, che è la donna che ha amato di più nella sua vita. Se n’è andato da hombre vertical decidendo lui cosa fare, come ha sempre fatto”.
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