“Gigi Riva ha rifiutato l’intervento di angioplasitica: aveva una sindrome coronarica acuta ma lui non se l’è sentita”. Così il direttore sanitario dell’Arnas Brotzu, Raimondo Pinna, durante una conferenza stampa convocata in ospedale dopo la scomparsa del campione rossoblù.
“Ci ho parlato dieci minuti – aggiunte Pinna – prima che andasse in arresto cardiaco. Stava bene, scherzava. Poi la situazione è precipitata”.
All’incontro presente anche il direttore di Cardiologia Marco Corda e Bruno Loi, direttore del reparto di Emodinamica.
Secondo quanto riportato dai medici, Riva è stato trasferito in ospedale attorno alle 3 di notte di lunedì. Dopo aver effettuato gli esami per vagliare le sue condizioni di salute, è emersa una grave patologia coronarica.
I medici, quindi, hanno subito optato per l’intervento chirurgico. Ma Riva non ha dato il suo consenso.
“Sia ben chiaro – ha detto Pinna – anche l’operazione comportava dei rischi. Ma c’era un’opportunità che lui ha deciso di non cogliere”.
Attorno alle 18, l’improvviso peggioramento: Riva è andato in arresto cardiaco. L’equipe medica ha provato in tutti i modi a rianimarlo, ma non c’è stato niente da fare.
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