Michele Fresi ha ucciso con diverse bastonate alla testa suo padre Giovanni ad Arzachena.

Sono queste le indiscrezioni che trapelano sull’autopsia eseguita nella mattina di oggi, 4 gennaio, all’istituto di medicina legale di Sassari. Il consulente tecnico nominato dalla Procura ha sessanta giorni di tempo per fornire una dettagliata relazione.

Giovanni Fresi sarebbe stato aggredito improvvisamente dal figlio che lo avrebbe colpito col bastone in legno, mentre era al cellulare con la sua compagna. È lei l’ultima persona ad averlo sentito dopo che l’orafo era andato a recuperare suo figlio per strada per riportarlo a casa. La donna è stata sentita dagli inquirenti subito dopo i fatti.

Dal 28 dicembre Michele Fresi si trova rinchiuso in una cella nel carcere di Bancali. Davanti al giudice ha ammesso di aver assunto dosi massicce di stupefacenti, quella sera: dieci dosi di Lsd e, poi, un grammo di cocaina. E di essere stato in preda alle allucinazioni. Ha detto di non ricordare di aver ucciso il padre.

Michele Fresi è accusato di omicidio aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate dall’uso di un’arma.

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