Il Cagliari viaggiava in quattordicesima posizione in Serie B, con la zona playout a un passo, quando il 23 dicembre di un anno fa sui social del club compariva una campana con scritto “dilidin dilidon”.
Era la sua campanella, quella che Claudio Ranieri suonò a Leicester nel momento decisivo del campionato più incredibile della storia. Era l’annuncio che la città aspettava da trent’anni.
Un ritorno dopo il miracolo della doppia promozione, ma non una reunion qualsiasi. Un tecnico già entrato nel mito dello sport sceglieva di scendere in cadetteria per cercare di risollevare la squadra che lo aveva lanciato. Un atto d’amore senza precedenti.
Da quel momento in poi per il Cagliari è cambiato tutto. Prima una lenta risalita in classifica, poi i playoff centrati. E già sembrava un’impresa esserci arrivati viste le premesse. Ma Claudio Ranieri ancora una volta ha stupito tutti, riuscendo a imporsi nel mini torneo con vittorie memorabili come nelle gare con Parma e Bari.
Una cavalcata da romanzo, difficile da scrivere meglio anche usando la fantasia. Eppure Ranieri, che tornando in Sardegna ha messo in gioco la sua reputazione mondiale, è riuscito nell’ennesimo miracolo sportivo.
Un 2023 in cui i sardi hanno riscoperto l’amore per il Cagliari, come testimoniano l’altissima affluenza all’Unipol Domus e gli abbonamenti record venduti per il ritorno in Serie A. Ora il viaggio verso la salvezza sarà in salita, ma la certezza è che la guida sia la migliore possibile.
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