Circa 400 persone sono scese in piazza Garibaldi a Cagliari questa mattina per protestare contro i salari bassi ed erogati in ritardo e gli orari di lavoro fuori logica.

In sciopero erano presenti dipendenti che lavorano in bar, negozi e supermercati, accolgono turisti, garantiscono pranzi, cene e ricevimenti od operano nel settore del commercio. Una protesta tra bandiere di Cgil, Cisl e Uil e fischietti.

“In Sardegna sono duecentomila e chiedono rispetto” osserva Nella Milazzo, segretaria regionale Filcams Cgil. Le adesioni sono arrivate al 90% in tutta l’Isola. In ballo contratti scaduti anche da quattro anni in settori che occupano molti giovani e molte donne, spesso part time o stagionali.

Sono dodici i contratti da rinnovare nei tre settori coinvolti dallo sciopero: commercio, turismo e ristorazione, per lo più scaduti dal 2018. “Non vogliono applicare – avvertono i sindacati – un indice a cui si fa riferimento quando si parla di rinnovi”. Quell’indice è l’ipca e porterebbe a un giusto aumento di 300 euro.

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