Aveva fatto molto discutere la decisione di Alessandra Todde di rinunciare ad un incontro pubblico, in streaming, con Renato Soru. Un incontro che sarebbe dovuto essere privato, ma che è stato stravolto all’ultimo dall’ex presidente con tanto di evento organizzato.
Ora la situazione sembrerebbe essersi ribaltata. Lo rende noto Lucia Chessa, segretaria regionale dei Rossomori. A cui Soru aveva chiesto un incontro privato, attraverso un suo collaboratore, per discutere delle imminenti elezioni regionali. Alla richiesta di un incontro pubblico con tanto di streaming, l’ex esponente del Pd si sarebbe rifiutato.
“Renato Soru, impegnato a costruire il percorso politico della sua ‘Rivoluzione gentile’, attraverso un suo collaboratore, mi ha chiesto un incontro. Ho accettato a patto che l’incontro fosse pubblico, in streaming, ha rifiutato. E dunque niente. Cosa c’è di male a chiedere un incontro pubblico a Renato Soru quando lui, attraverso un suo collaboratore, ti chiede un incontro riservato? A me sembra non ci sia niente di male” scrive la Chessa sul suo profilo Facebook.
E aggiunge che avrebbe avuto tantissime domande da rivolgergli a riguardo il ruolo da segretario avuto ai tempi del Pd e sulle scelte politiche che vennero fatte in quel periodo.
“Io non ho niente da dire che non possa essere detto davanti a tutti. Per noi, niente che riguardi la Sardegna e il suo governo è privato. E i Rossomori, che sono un partito profondamente rinnovato nella loro organizzazione statutaria e nel loro praticare alti tassi di democrazia interna, non sono lo strumento da utilizzare nelle prove muscolari tra una parte e l’altra del centro sinistra. Che mi rifiuto anche di chiamare campo largo perché non sono interessata né ai cambiamenti nominali né alle rivoluzioni lessicali”.
Tantissime le critiche arrivate a Soru attraverso i social. “Lo streaming vale solo a targhe alterne?” ironizza Fabio, tra i tanti commenti sul caso. Diversi sostenitori di entrambe le parti lanciano l’appello affinché l’incontro si faccia.
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