Stamane la Portovesme srl ha comunicato che il progetto pilota Li Demo non si farà più in Sardegna, ma in un altro insediamento industriale fuori dall’Italia. La decisione comporta la perdita di 27 mila ore lavoro per l’installazione da parte delle imprese d’appalto e l’utilizzo di 20/30 lavoratori diretti.

Unica nota positiva emersa nella riunione odierna è che Glencore ha confermato la volontà di proseguire lo sviluppo del progetto definitivo sul litio a Portovesme. Vincolato però alle scelte del governo nazionale e regionale: qualora ci fossero dei dubbi, anche questo progetto passerà altrove.

Siamo di fronte ad una situazione inaccettabile. Da un lato si spinge e lavora per avviare il processo di decarbonizzazione e dall’altro si rallentano tutti i piani che si inseriscono nell’ambito della transizione energetica. La politica Regionale e Nazionale la finisca di buttare la palla in tribuna e dica con chiarezza se si vuole fare ancora industria nel Paese. Nel rispetto delle norme ambientali certamente ma con la certezza dei tempi e una legge quadro di riferimento chiara” denuncia Daniele Madeddu, segretario generale Filctem Cgil.

Rincara la dose il deputato del Pd, Silvio Lai: “Un altro fallimento del ministro Urso, dimenticati i tavoli di crisi in Sardegna nel silenzio di Solinas. Il Governo Meloni a parole dice che non ostacola chi produce e in realtà si occupa solo di fare propaganda senza realizzare alcun fatto. Solo per stare in Sardegna nessuna risposta a Eph sul progetto di investimento a Fiumesanto, nessuna convocazione della cabina di regia prevista per legge sulla chimica verde, nessuna risposta sui costi energetici dell’isola esclusa dai bonus metano. Zero assoluto“.

Lai ha aggiunto che nelle prossime ore, il Partito Democratico depositerà una interrogazione sulla vicenda del progetto Li Demo per capire se oltre ai ritardi della Regione ci siano ritardi e paralisi da parte del ministero competente.

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