È di Diome Mandè il cadavere trovato dagli uomini del gruppo operativo subacquei del Comsubin grazie ad un sofisticato robot subacqueo.
Erano impegnati da giorni per nella ricerca del marinaio senegalese di 41 anni, disperso dal 10 agosto scorso. Si trovava sul peschereccio Alemax II che si scontrò con il traghetto Sherden della Moby, al largo di Capo Ceraso, nel nord est della Sardegna.
Il corpo si trova adagiato a circa 88 metri di profondità, vicino al relitto del peschereccio. Non è stato ancora possibile recuperarlo a causa delle condizioni metereologiche avverse.
Su richiesta del procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, la nave della Marina rimarrà nella zona in attesa di un miglioramento del meteo. Per poi recuperare la salma di Mandè, che si prevede si possa realizzare non prima di venerdì 24 novembre.
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