Sono 40 le persone arrestate nell’ambito dell’operazione denominata “Family & Friends”, che ha portato nelle prime ore di questa mattina all’impiego di oltre 300 Carabinieri nelle città di Quartu Sant’Elena, Cagliari, Sassari e Nuoro, oltre che in diverse città della penisola, tra Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Abruzzo.

Il blitz coordinato dalla DDA del capoluogo sardo, ha smantellato un articolato sodalizio criminale dedito al traffico anche internazionale di sostanze stupefacenti di vario tipo. Al vertice un 42enne cagliaritano, Giovanni Portas.

Benché il grosso del traffico si sviluppava nella città di Cagliari, la base logistica fondamentale dell’illecita attività sarebbe da collocare a Quartu Sant’Elena, così come emerso dagli accertamenti svolti dagli uomini dell’Arma.

L’ingente traffico coinvolgeva ogni tipo di droga e vedrebbe il coinvolgimento, fra gli altri, del 52enne Paolo Gaviano, il quale, secondo i dati finora acquisiti, controllerebbe ampi settori dell’attività di spaccio nell’intera isola, avvalendosi di alcuni fidati collaboratori.

Inoltre venivano impiegate schede telefoniche fittiziamente intestate a soggetti pakistani più o meno immaginari ed anche utenze internazionali, in particolare spagnole.

La cocaina sarebbe fornita al sodalizio da clan albanesi attivi nella penisola, mentre l’hashish sarebbe di provenienza iberica e giungeva in Sardegna attraverso pacchi postali ordinari, indirizzati a destinatari inesistenti. Giunto sul luogo della consegna, l’inconsapevole corriere chiamava il numero fornito e veniva immediatamente raggiunto dal reale destinatario del pacco.

Portas avrebbe gestito gran parte della cocaina spacciata a Cagliari ma anche a Sassari attraverso soggetti del luogo. In diversi casi lo stupefacente diretto a Sassari è stato caricato su auto nell’area del cimitero di San Michele.

Il viaggio di ritorno a Sassari era compiuto lungo la strada statale 131 a velocità altissime e si assume che ciò avvenisse per conto di tale Gabriele Grabesu, 37 anni, il quale costituirebbe il referente sassarese dell’organizzazione.

L’Autorità giudiziaria di Cagliari ha emesso 40 provvedimenti restrittivi, di cui 23 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 17 di arresti domiciliari.

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