È la star del momento. Paola Cortellesi, 49 anni e tanti ambiti riconoscimenti cinematografici alle spalle – tra cui un David di Donatello, quattro Nastri d’Argento e un Globo d’oro – ha fatto il botto al box office con il suo primo film da regista “C’è ancora domani”.
Presentato in anteprima al Festival del Cinema di Roma 2023, la pellicola del suo debutto dietro la macchina da presa ha incassato ad oggi ben 13,4 milioni di euro, diventando così il film italiano con il più alto incasso degli ultimi tre anni.
Un successo inaspettato, ha detto più volte l’attrice romana, che per ringraziare gli spettatori che le hanno dato così piena fiducia, ha deciso di fare un tour nei cinema di tutta Italia in cui si è presentata al pubblico per rispondere alle tante domande e curiosità di giovani e meno giovani, donne e uomini.
Ieri è stata la volta di Cagliari, dove Paola Cortellesi è stata accolta da un caloroso applauso in tutti gli incontri programmati per la serata nel capoluogo sardo.
“La storia del film è inventata – inizia l’attrice – ma c’è moltissimo dei racconti della mia famiglia. Sono per metà romana e per metà abruzzese. Mia madre venne a Roma a sei anni, ha trascorso qui la sua primissima infanzia. Ma molte delle storie da cui ho tratto ispirazione sono di mia nonna. È anche il motivo per cui ho immaginato l’opera in bianco e nero”.
Tante le congratulazioni per i numeri raggiunti. “Stiamo arrivando a due milioni di spettatori – continua Cortellesi – Stiamo andando in giro a ringraziare le persone raccogliendo abbracci incredibili. È il mio primo film da regista. Mai mi sarei potuta aspettare una cosa del genere”.
Presente anche l’attrice Emanuela Fanelli, già vincitrice del David di Donatello 2023 come migliore attrice non protagonista per il film “Siccità”, che nella pellicola diretta da Cortellesi interpreta l’amica Marisa, che smorza con saggia ironia – e talvolta feroce sarcasmo – le scene più drammatiche della vicenda. “Quando ho pensato che avrei potuto vivere davvero un momento del genere, dove consiglio a un’amica di non tornare a casa per timore che possa essere uccisa, ho avuto un sussulto”, racconta.
Un applauso anche per l’attore protagonista, non presente nel tour, Valerio Mastandrea, che interpreta il “padre padrone” di famiglia. “Ha interpretato con grande coraggio un ruolo che ora lo rende l’uomo più odiato d’Italia!”, ha detto scherzosamente Cortellesi.
Inevitabile il tema del ruolo della donna nel referendum del 1946 per il passaggio dalla Monarchia alla Repubblica, con particolare riferimento alla nascita della Costituzione italiana entrata poi in vigore nel gennaio 1948. “Sono molto contenta – spiega l’attrice – perché il film racconta anche il nostro presente e so che anche tanti giovani stanno andando a vedere il film. Perché sui diritti conquistati bisogna sempre vigilare. In alcuni Paesi invece si sta tornando indietro di cinquant’anni. Io ho goduto dei diritti conquistati anche per me, ma la cronaca di tutti i giorni ci racconta una considerazione del femminile molto cruenta”.
Come si fa a cambiare rotta, allora? “La scuola è fondamentale – risponde Cortellesi -, l’educazione sentimentale deve essere una materia. Ma una materia importante, di quelle che fanno media con gli altri voti”.
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