Le carceri di Isili, Tempio e Alghero restano senza direttore: a renderlo noto è Maria Grazia Caligaris dell’associazione Socialismo Diritti Riforme. “Nessun’altra regione italiana ha subito questo trattamento né prima né adesso. Siamo lo zimbello d’Italia“.

Ricevuto l’incarico uno ha subito rinunciato, un altro si è dimesso e un terzo ha chiesto aspettativa. Una umiliazione per l’intero sistema penitenziario sardo, secondo la Calligaris che lancia un appello ai parlamentari isolani.

“I concorsi non possono essere nazionali ma regionali, a maggior ragione in un’Isola. Non è lodevole aderire a un bando, partecipare a corsi di formazione pagati dallo Stato e poi, dopo tre anni, rinunciare a un posto di lavoro. Utilizzando il titolo acquisito per altre carriere o finalità. Insomma, ammesso che nessun altro rinunci all’incarico o chieda aspettativa, le carceri della Sardegna continuano a gravare su pochi seri professionisti”.

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