Una nuova terapia orale, Ozanimod, è in grado di prevenire l’atrofia celebrale nei malati di Sla. È quanto emerso da una conferenza stampa coi massimi esperti italiani della patologia.

Secondo quanto rivelato, la terapia ha dimostrato un vantaggio del 30% nel ridurre la perdita di volume celebrale rispetto all’interferone Beta 1a. In questo modo è possibile limitare un danno d’organo irreversibile e limitare la disabilità da Sla.

Il nuovo farmaco è indicato anche per il trattamento della sclerosi multipla recidivante-remittente in fase attiva, che rappresenta circa l’85% di tutti i casi. Secondo una analisi preliminare dello studio Enlighten ancora in corso, il 47% dei pazienti con malattia recidivante, dopo un anno di trattamento, ha ottenuto un miglioramento clinico significativo delle funzioni cognitive.

“La sclerosi multipla è una patologia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca la guaina mielinica che ricopre i nervi” spiega Paola Cavalla, responsabile Centro Sclerosi Multipla, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino. “In particolare, la forma recidivante-remittente della Sla, la più frequente al momento della diagnosi, si distingue per l’alternanza di fasi, della durata imprevedibile. La perdita di volume del cervello è un fenomeno estremamente pericoloso e dal quale non si può tornare indietro, è perciò indispensabile agire precocemente con trattamenti in grado di rallentare questo processo”.

Una buona notizia per la Sardegna

La nuova terapia potrà aiutare particolarmente i malati Sla della Sardegna. L’isola infatti ha il triste primato dell’incidenza nazionale più alta, con la provincia del Medio Campidano che ha il record mondiale di incidenza. La sclerosi multipla solo in Italia colpisce oltre 137mila pazienti e fa registrare ogni anno più di 3.600 nuovi casi.

Dallo scorso aprile, tutte le Aziende sanitarie della Sardegna garantiscono l’applicazione del Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Ptda) dedicato ai pazienti colpiti da Sla. Il progetto è stato portato dall’assessore alla Sanità, Carlo Doria, al tavolo della seduta di Giunta del 13 aprile 2023 ed approvato nel corso della discussione. Permette di fornire una migliore e più efficace risposta alla complessità dei bisogni e dei percorsi assistenziali dei pazienti.

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