(Foto credit: Maurizio Codogno)

È morto Luigi Berlinguer. L’ex ministro dell’Istruzione si è spento nella serata di ieri all’età 91 anni. Da agosto era ricoverato all’ospedale “Le Scotte” di Siena.

Cugino di Enrico Berlinguer, Luigi è stato deputato, senatore, ministro dell’Università e della ricerca nel primo governo Prodi. L’ultima elezione nel 2009 al Parlamento europeo con il PD. Negli ultimi anni è stato presidente del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti.

Tanti i messaggi di cordoglio nei confronti di una figura storica per la politica italiana ed europea. “È stato un ministro appassionato di scuola, sempre aperto al dialogo, ha lasciato una traccia importante. Ai suoi cari le mie più sentite condoglianze”, ha scritto il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. 

“Ci lascia una personalità appassionata e impegnata ma soprattutto Luigi Berlinguer lascia a noi l’eredità di avere a cuore, e difendere, il patrimonio inestimabile della nostra cultura politica. Ai suoi familiari e ai suoi amici vanno le nostre condoglianze”, afferma la segretaria del PD Elly Schlein.

Per Enrico Letta, Berlinguer ha vissuto “una vita per il miglioramento della ricerca e dell’insegnamento nel nostro paese. Lascia riforme importanti, valori profondi e idee lungimiranti. È stato un vero privilegio lavorare con lui”.

Un ultimo saluto anche da parte dell’ex premier Romano Prodi, che lo scelse al suo fianco del primo esecutivo. “A lui ero legato da sentimenti di vera amicizia, un legame forte, a cui si univa una stima profonda. Luigi Berlinguer aveva una autentica passione per la scuola pubblica, un impegno condotto con  intelligenza e rigore. Era un europeista convinto e ha dedicato la sua vita alla politica. Il mio pensiero affettuoso va ai suoi cari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene”.

Chi era Luigi Berlinguer

Cugino di Enrico Berlinguer, imparentato con Francesco Cossiga, è stato deputato e senatore e ha fatto parte del governo Ciampi nel 1993 guidando il dicastero dell’Università e della ricerca scientifica.

Iscritto alla Federazione giovanile comunista italiana sarda, ne diventerà segretario provinciale di Sassari e regionale. Nel 1952 diventò membro della direzione nazionale.

La sua carriera politica nel Partito Comunista parte dal basso. Prima consigliere comunale di Sennori (un piccolo centro della provincia di Sassari) dal 1956 al 1960, e sindaco dello stesso comune dal 1960 al 1964. Poi consigliere provinciale dal 1956, è stato deputato del PCI per la Sardegna nella quarta legislatura 1963-1968, membro della Commissione Affari costituzionali della Camera, impegnato in modo particolare sui temi della riforma della scuola e dell’università.

Nel 1993, dopo aver lasciato il rettorato di Siena, accetta la designazione a Ministro dell’Università e della ricerca scientifica offertagli dall’allora Presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi. Nel 1994 si candida alla Camera come capolista progressista nella circoscrizione della Toscana e viene eletto. Ricandidatosi nel 1996, vince nel collegio di Firenze 1. Nel 2001, è eletto al Senato nel Collegio di Pisa, chiamato a far parte della VII Commissione permanente Istruzione pubblica e ricerca e della Giunta per gli affari delle comunità europee.

Dal 1996 al 1998 assume nel primo governo Prodi la guida del Ministero della Pubblica istruzione e, ad interim, di quello dell’Università e della ricerca scientifica e tecnologica, per proseguire nei successivi governi sino al 2000 come ministro della Pubblica istruzione.

Dal 2007 è Presidente della Commissione di Garanzia del Partito Democratico. Nell’aprile del 2009, all’età di 77 anni, accetta la candidatura al Parlamento europeo per il PD come capolista per la circoscrizione Nord Est.

Nel 2010 ha firmato il manifesto del Gruppo Spinelli per un’Europa federale.

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