Confermato l’ergastolo, il secondo, per Niveo Batzella, accusato di aver ucciso Sergio Tronci, operaio asseminese che lavorava a Vesuvius.
La vittima era stata bruciata viva nel febbraio 2004 ad Ortcesus dopo essere stata brutalmente aggredita per una una relazione clandestina con la compagna dell’imputato.
Nella mattinata di ieri la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Batzella, già condannato per un altro omicidio: quello di Gianluca Carta, ucciso nel 2011 con un colpo alla nuca e ritrovato nelle campagne di Sestu. Il tutto per diverbi e litigi nati nel settore dei night.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, Sergio Tronci sarebbe stato aggredito, incaprettato e bruciato vivo nel bagaglio della sua auto. Il mezzo era stato poi trovato dal Corpo forestale, e quindi il cadavere.
L’uomo era il custode dei cavalli di Batzella che, dopo aver salito della relazione con la sua compagna, lo avrebbero attirato in una trappola e ucciso.
Il caso era stato riaperto otto anni dopo dalla pm Rossana Allieri. E ora il secondo ergastolo è definitivo.
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