Avevano realizzato e pubblicato dei falsi video diffamatori ai danni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Il tutto attraverso la tecnica del deepfake, che sfrutta l’intelligenza artificiale per rielaborare e adattare, attraverso un algoritmo, delle immagini facciali o corporee da un contesto diverso da quello originale.
Il fatto è accaduto nel 2021. Protagonisti della spiacevole vicenda padre e figlio sassaresi, rispettivamente di 72 e 39 anni, che all’epoca erano stati denunciati per diffamazione.
Ora i due andranno a giudizio di fronte ai giudici del Tribunale di Sassari. La presidente del Consiglio si è costituita parte civile.
“Pubblicazioni di spiccata volgarità” le aveva definite il pubblico ministero Maria Paola Asara nel decreto di citazione a giudizio emesso lo scorso luglio nei confronti dei due sassaresi.
L’indagine era stata avviata dalla Polizia postale di Roma, a seguito della denuncia presentata dalla premier, all’epoca dei fatti parlamentare di Fratelli d’Italia.
I poliziotti hanno individuato gli autori residenti a Sassari anche attraverso attività internazionali di Polizia giudiziaria che hanno permesso di identificare l’utente del sito americano che ha caricato i video incriminati.
La perquisizione, personale, locale e informatica, effettuata dalla Polizia postale del capoluogo sardo presso l’abitazione degli indagati, ha fornito ulteriori elementi di riscontro a carico degli stessi e si è conclusa con il sequestro di dispositivi informatici.
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