I Progressisti annunciano che al prossimo tavolo di coalizione presenteranno due possibili candidati alla guida della Regione Sardegna per le prossime elezioni. Si tratta di Graziano Milia e Renato Soru.

“L’unità della coalizione è imprescindibile – spiega all’Ansa Francesco Agus, capogruppo del gruppo politico in Consiglio regionale -, ma non deve essere confusa con un cartello elettorale tra simboli. I confronti pubblici e il coinvolgimento della società civile che sia Soru che Milia stanno ottenendo non possono essere ignorati dal tavolo, il campo a cui parlano è omogeneo e forse anche più largo. Far finta di nulla e chiudersi solo in via Emilia sarebbe un errore epocale, invece la coalizione deve poter valutare senza veti e pre accordi”.

Il riferimento è a quel che Soru ha definito come un “accordo romano tra Pd e M5S per spartirsi le regioni”. Ma i Progressisti non vogliono scendere a compromessi dall’alto e ribadiscono la loro linea: “Abbiamo sempre detto che la sintesi andasse ricercata in Sardegna, le primarie avrebbero fugato ogni dubbio – spiega Agus -, abbiamo preso atto della volontà della coalizione di non farle, ma ora occorre accelerare. Il tavolo faccia le valutazioni in base ai criteri che si è dato e tenendo conto di tutte le possibilità in campo”.

Nel frattempo si attende il tavolo del centrosinistra con PD e Cinque Stelle che, insieme ad altre forze indipendentiste e autonomiste, devono presentare il loro candidato alle prossime elezioni regionali. Si era già fatto il nome di Alessandra Todde, da condividere con gli alleati, ma ora con la mossa anticipata dei Progressisti, qualcosa potrebbe cambiare.

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