Una situazione ai limiti dell’assurdo quello che sta avvenendo nel caso scommesse, che di recente ha coinvolto anche Nicolò Barella. La presunta talpa di Fabrizio Corona, Maurizio Petra, aveva fatto il suo nome in una intervista al quotidiano La Verità. Ora invece ritratta tutto.
Il nome del centrocampista sardo sembrava fosse stato inserito in una chiavetta usb contenente un file audio con una serie di giocatori citati nel calderone del caso scommesse. La dichiarazione aveva mandato su tutte le furie Barella, che aveva annunciato di voler adire a vie legali.
Di fronte alle esternazioni del centrocampista sardo, il quotidiano La Verità ha preteso di ascoltare l’audio in questione, ma ricevendo un niet. Il file sarà a disposizione della Procura da lunedì.
La talpa di Corona però ci ha tenuto a ritrattare sul nome del talento sardo. “Sul nome di Barella mi sono sbagliato. Si parla di altri giocatori. Per questo errore mi voglio scusare con Barella. Ho sbagliato a nominarlo, ma mi sono confuso perché in questi giorni è stato molto citato”.
Sulle dichiarazioni di Petra interverrà la Procura nei prossimi giorni. Vuole vederci chiaro, soprattutto perché troppe informazioni contradditorie potrebbero inquinare le indagini.
La nostra redazione, già una settimana fa, aveva smentito ogni coinvolgimento di Barella col caso scommesse. Dalle nostre fonti, non risulta né indagato né preso in considerazione dalle indagini in corso. Ora anche il presunto testimone chiave fa marcia indietro.
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