(Foto credit: Regione Sardegna)

Acquisiti agli atti telefonate e messaggi tra le persone coinvolte nel processo sulle presunte irregolarità nelle nomine di alcuni dirigenti della Regione Sardegna.

A deciderlo la seconda sezione del Tribunale di Cagliari, presieduta da Giovanni Massidda, che respinto così le contestazioni dei legali difensori che si erano opposti all’acquisizione dei tabulati in possesso dell’accusa perché, come detto dagli stessi, sarebbe avvenuta al termine delle indagini.

Tra gli imputati con l’accusa abuso d’ufficio ci sono il governatore Christian Solinas e l’ex assessora al Personale, ora titolare dell’Agricoltura, Valeria Satta. A quest’ultima viene contestato anche il reato di concussione.

Il governatore sardo era presente in aula  mentre l’assessora Satta non si è presentata per motivi istituzionali.

Il focus dell’inchiesta sulle nomine in Regione, ritenute illegittime per mancanza di requisiti, riguarda la direttrice generale della presidenza della Giunta regionale, l’avvocata Silvia Curto, e il direttore generale della Protezione civile Antonio Pasquale Belloi.

Nella giornata odierna è proseguita la deposizione del tenente colonnello del nucelo di Polizia economica e finanziaria della Guardia di finanza, Roberto Locco, che all’epoca dei fatti, tra il 2019 e il 2020, aveva condotto le indagini.

L’ufficiale, chiamato a testimoniare dal pm Andrea Vacca, ha risposto al controesame degli avvocati della difesa Massimiliano Ravenna e Salvatore Casula.

La prossima udienza è stato fissata al 9 febbraio prossimo. Decisione che non è piaciuta ai legali di Solinas e Satta che hanno sottolineato l’imminenza delle elezioni regionali previste nei primi mesi del 2024.

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