Il San Francesco di Nuoro è il terzo ospedale in Sardegna per volumi di attività di “procurement”, l’insieme di attività e processi per selezionare un potenziale donatore di qualunque organo, ‘reperire’ e identificare quelli che possono essere i candidati a una donazione, sia riguardo ai consensi che alla donazione d’organi.
Un’attività in costante crescita per il Coordinamento locale trapianti dell’ospedale nuorese, diretto dalla dottoressa Pietrina Ticca, in un contesto sociale che si conferma ai primi posti, a livello nazionale, nella classifica dell’indice del dono.
È un bilancio piuttosto lusinghiero quello scaturito il 5 ottobre scorso, nei locali della Direzione sanitaria di presidio, al termine dell’Audit del Coordinamento locale, svoltosi alla presenza del direttore del Centro regionale trapianti, Lorenzo D’Antonio, la responsabile del Centro operativo regionale trapianti, Francesca Zorcolo, la coordinatrice locale Pietrina Ticca, i dirigenti medici della direzione sanitaria di presidio, e i rappresentanti delle Unità operative di Neurologia, Neurochirurgia, Rianimazione e Pronto Soccorso.
Durante l’Audit sono emersi anche nuovi obiettivi da mettere in campo per l’individuazione e l’attuazione di opportune azioni di miglioramento: quali, ad esempio, il potenziamento del Coordinamento locale, attraverso forme di organizzazione aziendale che ne riconoscano il ruolo e l’importanza strategica, trattandosi di attività che rientra nei livelli essenziali di assistenza; così come il rafforzamento della rete ospedaliera nell’ambito del percorso del paziente neuroleso, al fine della massima collaborazione tra tutte le unità operative coinvolte nel processo di donazione e prelievo d’organo, per il raggiungimento degli obiettivi fissati dai programmi regionali di procurement e quelli assegnati ai direttori generali dall’assessorato.
Proficuo, inoltre, il confronto con la direzione generale e la direzione sanitaria aziendali, alle quali sono state esposte le risultanze dell’incontro, nonché condivise le linee di intervento per il mantenimento di opportuni e necessari livelli di operatività, indispensabili per l’abbattimento delle liste di attesa per trapianto. “II Nuorese – afferma il direttore sanitario dell’Asl, Serafino Ponti – continua ad essere un esempio di generosità per le attività di donazione e trapianto di organi: nel ringraziare, innanzitutto, i donatori e le loro famiglie, perché sono quelli che fanno il sacrificio e senza i quali i nostri eccellenti operatori, pur con le loro competenze e professionalità, non potrebbero salvare alcuna vita, come direzione strategica ASL cercheremo di dare ancora più impulso e stimolo a questa attività, e chiediamo un ulteriore supplemento di generosità e sensibilità al popolo nuorese, affinché continui a dare fiducia a questo straordinario processo, consapevoli che che dietro a una donazione ci sono lacrime e dolore e dietro a un trapianto la gioia di tornare a vivere”.
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