Arriva la notte delle edicole: stasera chi vende giornali e riviste illuminerà il proprio chiosco per ricordare l’importanza di un settore commerciale che per decenni ha accompagnato la quotidianità degli italiani.
Un mestiere che però rischia di sparire: la carta sta provando a respingere le bordate della rete, ma la lotta è molto dura. Antonio Durzu la storica edicola di via Roma a Cagliari, per cause di forza maggiore, non ce l’ha più: a maggio un gigantesco ramo di un albero secolare è caduto sulla sua rivendita, distruggendola.
Ma lui ha deciso lo stesso di aderire alla manifestazione nazionale. Con quelle che sono diventate, da qualche mese a questa parte, le sue modalità di vendita: giornali caricati sul bagagliaio della sua auto. E portiera posteriore aperta: è la sua postazione di lavoro.
“Non potrò addobbare la mia ‘rivendita’, ma sono solidale con tutto il movimento e con i miei colleghi – spiega Durzu all’ANSA – Una lotta che riguarda questioni sindacali, la modifica dell’aggio in considerazione del fatto che i giornali vendono di meno. Ma aderisco anche per difendere la storia delle edicole: durante i periodi del Covid siamo stati sempre aperti e siamo stati considerati un punto di riferimento fondamentale per la diffusione delle informazioni e per la gente. Ora molte edicole stanno chiudendo. Non possiamo permetterlo”.
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