Tradizione, gusto, ma anche una forte identità: sono questi i caratteri principali della cucina sarda. Sono l’espressione di un territorio che si differenzia notevolmente dal “continente” e che trova nella gastronomia il modo di raccontarsi e farsi apprezzare ancora di più.

Nella vastità dei prodotti tipici sardi e la maestria nelle preparazioni, la cucina della Sardegna è sicuramente una delle più affascinanti e golose d’Italia.

Nei piatti sardi c’è una predominanza dei piatti di mare, caratteristica comprensibile per la natura geografica dell’isola. Affinata dalle influenze provenienti dai popoli di tutta Europa che l’hanno conquistata. E così, soprattutto nei centri costieri, c’è una grande ricchezza di piatti a base di pesce, crostacei e molluschi, preparati sapientemente.

Il prodotto tipico sardo più famoso è la bottarga, un pregiato alimento ottenuto dalle uova di pesce essiccate con un laborioso procedimento tradizionale. Disponibile solo in alcuni periodi dell’anno, viene venduta in forma di panetto o già grattugiata. La bottarga è un ingrediente versatile che si presta a tantissime ricette creative.

Ecco dunque i migliori 10 piatti della tradizione sarda.

Aragosta alla catalana

Si tratta, infatti, di una ricetta che trae le sue origini ad Alghero. Un tempo, infatti, questa splendida cittadina si chiamava Barceloneta, e ancora oggi in alcune zone si parla una variante della lingua catalana. L’aragosta alla catalana è quindi una ricetta che sa di Spagna ma che si consuma in Sardegna. Il pesce viene bollito per 15-20 minuti, servito con cipolla e pomodori, ed una salsa con olio, sale, pepe e limone.

Fregola con arselle/frutti di mare

La Fregola con arselle (fregula cun cocciula) è un primo piatto di mare tipico della cucina sarda. Realizzato con le vongole chiamate appunto “arselle”, le quali in Sardegna sono cucinate in un sughetto fatto di pomodoro, aglio, vino bianco, prezzemolo fresco. Dentro cui si cuoce lentamente la fregola. Sul piatto sarà presente un simil risottino cremoso e gustoso.

Panada di anguille

La vera origine di questo piatto è la panada di anguille. Piatto tipico di Assemini, è caratterizzato da un impasto salato molto simile alla pasta brisée che viene steso e riempito di anguille, pomodori secchi, aglio e prezzemolo. Gli ingredienti crudi vengono rinchiusi nella “torta” grazie a un caratteristico cordoncino che si crea “pizzicando” i lembi dell’impasto. La panada viene infine cotta in forno.

Burrida alla cagliaritana

La ricetta della Burrida a sa Casteddaia sembrerebbe di origine medievale, come suggerito dal nome che deriva dal termine provenzale bouride che significa zuppa di pesce. Questo nome però pare più adatto alla burrida ligure, che è una vera e propria zuppa di pesci vari. È molto probabile dunque che siano stati i genovesi a introdurre questa pietanza nel cagliaritano. Viene servito freddo come antipasto di mare, insieme a murici lessati e striscioline di bottarga di muggine. Il piatto è caratterizzato da una salsa particolare dove spiccano le noci e l’aceto che va ad impreziosire il gattuccio di mare.

Tunninia

La “Tunninia” si basa sull’utilizzo del tonno, il quale è il pesce più pescato nel periodo estivo e in particolar modo nei mesi di giugno e luglio. Conosciuto al femminile con il nome di “A Tunnina”, questa ricetta predilige l’utilizzo del “tonno femmina”, perché più saporito. Nello specifico quello del tipo “pinna gialla” o “rossa”. Il piatto viene accompagnato con sapori speziati come secondo o come alternativa all’antipasto.

Paella algherese

La paella algherese è la rivisitazione sarda dell’omonimo piatto appartenente alla tradizione spagnola. Si tratta di una ricetta piuttosto recente, inventata all’inizio del 2000 in occasione dei festeggiamenti per i 900 anni della città di Alghero. La fregola viene unita agli ingredienti tipici del territorio. Il risultato è un piatto ricco e gustoso, particolarmente adatto per il pranzo.

Merca

Nella cucina sarda ci sono dei piatti che hanno lo stesso nome ma che, a seconda della zona, hanno ingredienti diversi. È il caso della Merca che troviamo sia nella zona di Oristano che in alcuni piatti tipici nuoresi. Nel primo caso si usa per indicare una pietanza in cui il muggine cotto viene avvolto in un’erba palustre e sale. Nel secondo caso invece si ha una preparazione a base di latte appena munto cagliato che, una volta spurgato dal siero, fatto asciugare e inacidire all’aria viene conservato sotto sale.

Pisci a scabecciu

Il pesce a scabecciu consiste in pesce fritto e conservato in una salsa a base di pomodoro cipolla ed aceto, simile alla salsa agrodolce. Si utilizzano principalmente pesci come anguille, muggini, boghe, palamiti, e gattucci. I pesci si tagliano a pezzi regolari, si infarinano con semola e si friggono in olio bollente. Quindi si immergono nella salsa. Dopo alcune ore di riposo, saranno pronti per essere consumati come antipasto o seconda portata.

Cassòla

A differenza della cassoeula milanese, la cassola sarda, o zuppa di pesce alla casteddaia, è in genere realizzata con il pescato fresco del giorno, soprattutto nell’area del cagliaritano. I pesci più utilizzati per questa zuppa sono i muggini, le seppie, i polipi, le cozze, le vongole, lo scorfano e il pesce di San Pietro e così via.

Orziadas

L’ingrediente base delle Orziadas sono gli anemoni di mare che, nonostante i loro tentacoli urticanti, una volta puliti e cucinati con cura, risultano davvero gustosi. Possono essere sia un antipasto che un condimento. Risultano ancora più saporiti se, al posto della farina 00, viene utilizzata quella di mais.

Contenuto realizzato in collaborazione con la Regione Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio.