È finito a urla e spinte l’ultimo consiglio comunale di San Gavino Monreale. Sul banco degli imputati il sindaco Carlo Tomasi, reo di aver aggredito un ex dipendente.

Maggioranza ed opposizione si sono ritrovate per una nuova seduta del consiglio comunale. In particolare, sembrerebbe, per parlare della posizione del comandante dei vigili, che su Facebook aveva utilizzato frasi sessiste contro le donne.

Alcuni vigili ed un ex dipendente comunale, nonostante il punto dell’ordine del giorno dovesse essere discusso a porte chiuse, hanno deciso di rimanere ad ascoltare fuori dalla stanza. Diversi i tentativi della segretaria comunale di allontanarli, tutti caduti nel vuoto. Allora è intervenuto il sindaco Tomasi e a quel punto la situazione è precipitata.

Tra le due parti sono partiti insulti, urla, accuse. Quindi, secondo i vigili, il sindaco avrebbe spintonato l’ex dipendente, colpendolo all’altezza del pacemaker. Accusa che Tomasi respinge totalmente: “Non c’è stato alcun contatto fisico“.

A dividere i due litiganti è stato uno dei vigili, a dire dei presenti, apertamente contrario al sindaco. Infatti si tratterebbe solo di uno dei tanti contrasti che la giunta comunale locale sta vivendo da tempo con alcuni dipendenti ed ex dipendenti.

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