Cagliari probabilmente non avrà più il percorso ciclabile nell’ambito del Porto Storico di Cagliari. Il progetto, avviato nel 2011 e condiviso da Regione, Autorità Portuale e Comune di Cagliari, sta vedendo un accantonamento per una presunta impossibile convivenza tra Pedoni, Monopattini e Bici.

A denunciarlo sono le associazioni ciclistiche cittadine e l’ingegnere Giovanni Vargiu, che si occupò personalmente di buona parte degli atti progettuali da Responsabile Sviluppo e Mobilità sostenibile presso il Centro di Programmazione della Regione Sardegna

“A mio avviso in questo modo si impoverisce la città, togliendo agli operatori turistici la possibilità di raccontare uno degli itinerari cicloturistici tra i più attrattivi d’Europa” spiega Vargiu. “Si pensi al percorso completato sino al Poetto, con Calamosca, la bellissima Promenade di Sant’Elia, il ponte sul Nervi, sino alla via Roma”.

Il percorso era parte di un impegno assunto dall’Autorità Portuale nell’ambito dell’ Accordo di Programma per lo Sviluppo urbano e la mobilità ciclabile, pedonale e pendolare nell’area metropolitana di Cagliari. Costo dell’operazione 9,8 milioni di euro del PO FESR 2007-2013.

L’accordo venne sottoscritto dall’allora presidente della Regione Ugo Cappellacci, da tutti i sindaci dell’area metropolitana, dal presidente del Parco Molentargius. E chiaramente dall’ Autorità Portuale di Cagliari, responsabile del progetto, all’epoca guidata da Piergiorgio Massidda.

L’intervento rientrava tra quelli previsti per la riqualificazione e valorizzazione del contesto portuale. L’obiettivo era quello di costituire una sostanziale alternativa alla percorrenza, in bicicletta, della congestionata Via Roma. E mirava ad integrare la città quale tappa di partenza per i servizi crocieristici, nonché sede di rilevante valenza per la portualità turistica e la nautica da diporto.

“In quest’ambito, il tracciato ciclabile che si è andato a realizzare nell’area portuale ha rafforzato e consolidato la relazione Porto-Città. Favorendo in particolare lo sviluppo della zona di Su Siccu, ove la pista ciclabile si collega al capannone Nervi, alla grande promenade che il Comune di Cagliari ha realizzato nel litorale Sant’Elia. E verso il Molo Ichnusa, sulla passeggiata fronte Marina Militare”.

Oggi invece “si assiste ad un atteggiamento sempre più Anticiclista, certamente poco apprezzato dagli esponenti della crocieristica e del Turismo nautico. Esponenti che nelle sedi Europee e Mondiali hanno sempre vantato l’affascinante ciclabilità dell’intero lungomare di Cagliari“.

Pertanto associazioni e cittadini attendono, da parte dell’Autorità Portuale, l’adeguamento della passeggiata ciclopedonale. In coerenza con gli indirizzi del nuovo codice della strada, e con gli impegni già assunti nell’ambito dell’Accordo di Programma del 2011.

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